È una fibrosi perinervosa, una condizione di dolore che colpisce il terzo dito del piede, dove il nervo interdigitale che collega il terzo e quarto dito del piede si infiamma.
L’infiammazione causa l’aumento di volume del nervo che porta alla crescita del tessuto cicatriziale fibroso, poco prima della biforcazione alla radice delle dita. Questa condizione porta alla sensazione di dolore.
Questa patologia prende il nome dal medico chirurgo, Thomas Morton, che ha descritto e studiato la patologia per primo nella seconda metà del 1.800 a Philadelphia.
Si verifica quando c’è una compressione o schiacciamento, causando dolore, formicolio o intorpidimento.
Molto comune per chi indossa scarpe strette, soprattutto le donne che indossano per molte ore al giorno i tacchi con la pianta stretta e a punta.
Colpisce chi è soggetto a lesioni ripetute al piede, come ballerini o atleti.
Questo problema può insorgere anche per chi ha delle alterazioni morfologiche pregresse, come piede piatto e piede cavo.
Sottovalutare questo dolore nel tempo, porta alla formazione del tessuto fibroso all'interno del nervo e quindi al peggioramento del problema
Diventa grave quando il dolore si percepisce sia in fase di riposo che poggiando il piede.
La prima scelta da fare è utilizzare calzature adeguate con pianta larga per evitare la ripetuta compressione del nervo. Nelle scarpe è consigliabile inserire un plantare su misura.
Un buon prodotto favorisce la decompressione del nervo che ne causa il dolore.
È importante una diagnosi precoce per fare un primo tentativo farmacologico con antinfiammatori, infiltrazioni di cortisone locali e le terapie d’urto radiali.
Quando riposo e antinfiammatori non sono sufficienti, si deve intervenire chirurgicamente per rimuovere la parte danneggiata del nervo.
La gravità della situazione viene analizzata facendo una radiografia in carico (il paziente in posizione eretta con la pressione attiva sul piede); abbinata alla risonanza per escludere l’insorgere di altre patologie della zona interessata.
L’operazione per il neuroma di Morton è poco invasiva, in day hospital e con anestesia locale.
Il chirurgo incide il dorso del piede per raggiungere il nervo.
Il post- operatorio non provoca problemi nel movimento delle dita, perché la tipologia di nervo che si opera ha caratteristiche di tipo sensitivo e non meccaniche.
Nel peggiore delle ipotesi si può perdere la sensibilità della cute solo nella zona operata.
L’accesso al nervo avviene operando o sul dorso o sulla parte plantare del piede; la maggior parte dei medici chirurghi scelgono il primo accesso per una facilità di guarigione della ferita che è quella che dà meno fastidio per la deambulazione del piede.
Sia in fase preventiva che conservativa, sarebbe utile l’utilizzo di una giusta scarpa e plantare naturalmente dopo aver effettuato l’esame del passo che mette in evidenza il giusto carico metatarsale fondamentale per questa patologia.
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