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LA METATARSALGIA

LA METATARSALAGIA

La metatarsalgia è una condizione caratterizzata da dolore localizzato nella parte anteriore del piede, in particolare sotto le teste dei metatarsi (seconda, terza e quarta testa).

Questa condizione non è una diagnosi in sé, ma piuttosto un sintomo che indica dove il paziente avverte dolore.

Il dolore si manifesta principalmente durante attività ad alto impatto, come la corsa o i salti, ma può comparire anche con l’andatura normale nei casi più gravi.


Tipologie di Pazienti a Rischio

Diversi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare metatarsalgia:

  • Sovrappeso: Aumenta la pressione sui metatarsi.
  • Calzature Inadeguate: Scarpe a punta stretta o con tacchi alti possono accentuare il problema.
  • Sesso: Le donne sono più colpite, principalmente a causa delle calzature.
  • Età: Con l’avanzare degli anni, il cuscinetto plantare si assottiglia, rendendo i metatarsi più suscettibili.
  • Attività Sportive: Sportivi che praticano corsa o salti su superfici dure possono sviluppare dolore metatarsale più frequentemente, sopra tutto con scarpe non adeguate e mancanza di plantari.
  • Patologie Precedenti: Infortuni o condizioni come l’artrite reumatoide possono alterare la distribuzione del carico nel piede.


La metatarsalgia può essere classificata in tre categorie:

  1. Primaria: Causata da anomalie anatomiche intrinseche, rappresenta circa il 90% dei casi. Le condizioni che possono contribuire includono alluce valgo, piede piatto e deformità congenite.
  2. Secondaria: Indotta da patologie che aumentano il carico metatarsale indirettamente, come l'artrite reumatoide o fratture.
  3. Iatrogena: Risultato di interventi chirurgici precedenti che alterano la distribuzione del carico.

 

La diagnosi di metatarsalgia si basa su:

  • Anamnesi: Raccogliere informazioni sulla localizzazione del dolore, l'intensità e le attività scatenanti.
  • Esame Obiettivo: Valutare la palpazione delle teste metatarsali, l’analisi della camminata e le calzature.
  • Diagnosi Differenziale: È fondamentale escludere altre patologie come artrite, fratture o neuroma di Morton.

 

Trattamento

Il trattamento della metatarsalgia è generalmente conservativo e include:

  • Educazione: Ridurre attività che causano dolore e passare a esercizi a basso impatto.
  • Plantari: Utilizzo di plantari realizzati su misura dopo l’esame del passo che allevino la pressione sui metatarsi e scarichino correttamente l’appoggio plantare al terreno .
  • Esercizi di Mobilizzazione e Rinforzo: Aiutano a migliorare la forza muscolare e la flessibilità.
  • Calzature Appropriate: Scarpe confortevoli e adatte possono ridurre il dolore.

Nei casi in cui il trattamento conservativo non porti miglioramenti, può essere considerato l'intervento chirurgico.

 

Il decorso clinico è generalmente positivo con un adeguato trattamento conservativo, ma le tempistiche di recupero possono variare a seconda della causa sottostante del dolore.

Per questo motivo, ulteriori studi sono necessari per comprendere meglio l’aspetto prognostico della metatarsalgia.


a cura del DOTT BORROMEO NICOLO'


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